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05 agosto 2011

Risultati al 30 giugno 2011

Buon andamento dei volumi di vendita in Europa Centrale e nei paesi emergenti; perdurante difficoltà del settore costruzioni in Italia e Stati Uniti d’America

Effetto prezzi ancora sfavorevole ed elevata inflazione dei costi di produzione penalizzano i margini operativi

Fatturato pari a 1.339 milioni (nel 2010: 1.227 milioni); margine operativo lordo di 183 milioni (nel 2010: 189 milioni)

Grazie ad un secondo semestre atteso in tendenziale miglioramento, confermata per l’anno 2011 la previsione di risultati migliori dell’esercizio precedente

Dati consolidati

                Gen-Giu 11         Gen-Giu 10         % 11/10
Vendite di cemento       m ton       13,4       12,1          +11,2
Vendite di calcestruzzo       m m3       7,4       6,5       +12,6
Ricavi netti       €m       1.339,4       1.227,2       +9,1
Margine Operativo Lordo       €m       183,1       189,3       -3,2
Utile netto       €m       11,9       17,0       -29,8
Utile netto escluse quote terzi       €m       -0,3       5,1       n/a
                Giu 11       Dic  10       Var.
Indebitamento netto       €m       1.265,3       1.266,9       1,7


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2011.

Nel primo semestre del 2011 l’economia mondiale ha subito dei rallentamenti, causati principalmente dall’indebolimento della crescita negli Stati Uniti e da una forte contrazione in Giappone, dove gli effetti economici del terremoto si sono rivelati peggiori del previsto; peraltro nei paesi emergenti l’attività economica ha continuato ad espandersi a ritmi sostenuti. I dati del commercio internazionale indicano dal mese di aprile un indebolimento degli scambi. La tensione inflazionistica, che nei paesi maturi è rimasta tutto sommato contenuta, rappresenta una preoccupazione nelle economie emergenti, spinta dai rialzi nei prezzi delle “commodity”. In Europa la crescita del prodotto interno lordo si è rafforzata soprattutto in Germania, grazie al recupero degli investimenti in costruzioni ed all’accelerazione della spesa in beni strumentali, ed è proseguita nel secondo trimestre, anche se in tono minore. I paesi avanzati per l’anno in corso mantengono stime di crescita del prodotto interno lordo intorno al 2%, in un contesto di persistente debolezza dell’occupazione e del mercato immobiliare negli Stati Uniti e di forti tensioni del debito sovrano nell’area Euro. Nei paesi emergenti ci si attende uno sviluppo superiore al 6%, in presenza di una crescente inflazione. Le incertezze sull’intensità della ripresa internazionale e le tensioni sul debito sovrano in Europa hanno comportato una continua volatilità dei mercati finanziari ed una necessità di procedere con urgenza al miglioramento dei conti pubblici.

I ricavi conseguiti nel semestre sono risultati in crescita del 9,1%, passando da 1.227,2  a 1.339,4  milioni, mentre il margine operativo lordo è stato pari a 183,1 milioni, contro i 189,3 milioni del 2010 (-3,2%). L’aumento dei ricavi è dovuto essenzialmente all’effetto volumi. I prezzi di vendita del primo semestre 2011 sono stati ancora inferiori a quelli del medesimo periodo 2010 in tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo, ad esclusione di Messico ed Ucraina. L’effetto prezzi sfavorevole ed il forte aumento dei costi energetici (soprattutto del combustibile) hanno continuato a penalizzare la redditività operativa. L’indebolimento del dollaro ha provocato un effetto cambio negativo sul fatturato, mentre grazie alla stabilità, o il leggero rafforzamento, delle altre valute a livello del margine operativo lordo l’impatto è stato praticamente neutro.

Andamento economico e finanziario
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2011 hanno registrato un incremento del 11,2% rispetto all’analogo periodo del 2010, attestandosi a 13,4  milioni di tonnellate La produzione di calcestruzzo preconfezionato è stata pari a 7,4 milioni di metri cubi, in crescita del 12,6% rispetto all’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato è stato di 183,1  milioni contro i 189,3  milioni del 2010 (-3,2%). Il periodo in esame ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 7,1  milioni; al netto di tale importo, il margine operativo lordo del primo semestre 2011 è diminuito di 13,2  milioni (-7,0%). Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto positivo di 0,3 milioni, principalmente grazie al rafforzamento della corona ceca e del peso messicano, che ha compensato la debolezza del dollaro; leggermente positivo anche l’effetto dovuto alla variazione dell’area di consolidamento (+3,2 milioni). A tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo si sarebbe contratto del 5,1%. La redditività caratteristica è migliorata in Europa Centrale ed Orientale, mentre il Messico, pur continuando a primeggiare nell’ambito del gruppo, ha avuto una flessione di alcuni punti percentuali. In Italia e negli Stati Uniti d’America, dove dalla domanda non arrivano segnali positivi, la forbice prezzi/costi del primo semestre 2011 ha condotto a risultati operativi in netta contrazione ed assai penalizzanti. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 120,7 milioni (116,2 milioni nel primo semestre 2010), il risultato operativo è stato pari a 62,5  milioni (73,0 milioni a giugno 2010). L’utile prima delle imposte si è attestato a 16,1 milioni contro i 26,3 milioni del primo semestre 2010 (-38,6%), dopo oneri finanziari netti pari a 46,0  milioni (49,9 milioni nel 2010) ed un apporto negativo di 0,9 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto. L’utile netto del periodo, su cui ha inciso un aliquota fiscale media più favorevole, è diminuito da 17,0 a 11,9 milioni (-29,8%), mentre il risultato attribuibile agli azionisti della società è costituito da una perdita di 0,3 milioni (utile di 5,1 milioni nel 2010).

Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 132,6 milioni, in confronto a 133,2  milioni nel corrispondente periodo 2010. L’indebitamento netto al 30 giugno 2011 ammonta a 1.265,3 milioni, rispetto ai 1.266,9 milioni del 31 dicembre 2010. Nel semestre in esame, il gruppo ha distribuito dividendi per 15,4 milioni, di cui 1,2 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 79,2 milioni, di cui 25,7 milioni per progetti di espansione della capacità produttiva.

Italia
Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker, comprese le quantità destinate all’esportazione, hanno registrato una diminuzione del 1,8% rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche se da inizio anno i prezzi di vendita si sono rafforzati grazie alla diminuzione degli sconti ed all’aumento di listino avvenuto in giugno, nel confronto con il primo semestre del 2010 essi hanno ancora segnato una variazione negativa pari al 5,0%. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una riduzione delle vendite pari al 5,7%, con prezzi in diminuzione del 1,2%. Il fatturato delle attività italiane è stato quindi pari a 290,2 milioni, in calo del 5,8% (308,1 milioni nel 2010). Dall’inizio dell’anno il costo dei fattori energetici si è confermato progressivamente crescente ed ha ulteriormente mortificato la redditività del periodo, anche se negli ultimi mesi del semestre la crescita del costo dei combustibili si è attenuata, mentre quella dell’energia elettrica ha accelerato, con il ritardo che normalmente la contraddistingue. Durante il periodo la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 13,5 milioni (28,0 milioni nel primo semestre 2010) derivanti dalla vendita di quote di emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi. Al lordo di tali proventi il margine operativo lordo è passato da 40,9 a 6,9 milioni (-83,2%).

Europa Centrale
In Germania nei primi sei mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato vendite in aumento del 19,5% rispetto al corrispondente periodo del 2010, con prezzi in lieve contrazione (-1,6%). Dopo un inizio anno particolarmente positivo, favorito dalle condizioni meteorologiche, il secondo trimestre ha mostrato un’evoluzione della domanda di cemento leggermente superiore a quella dello stesso periodo dell’anno precedente. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in aumento del 45,8%, nettamente favorita dalla variazione di perimetro conseguente all’acquisizione del gruppo SIBO, e prezzi sostanzialmente invariati. Il fatturato è passato quindi da 242,2 a 308,3 milioni (+27,3%). Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 7,9 milioni derivanti dalla vendita di quote di emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi. Il margine operativo lordo è aumentato da 32,3 a 44,5 milioni.

In Lussemburgo, dopo l’ottimo avvio del primo trimestre, il secondo trimestre ha consolidato i progressi raggiunti. Nel periodo in esame, le quantità vendute di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti all’interno del gruppo, sono aumentate del 30,3% con ricavi medi unitari in leggera contrazione. Le potenzialità del nuovo impianto di macinazione finale presso lo stabilimento di Esch-sur-Alzette, hanno permesso di migliorare le esportazioni verso i paesi limitrofi, ottimizzando il mix di vendita. Il fatturato ha dunque raggiunto i 60,4 milioni, in crescita del 33,0% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (45,4 milioni). Il forte aumento del margine operativo lordo, passato da 5,6 milioni del primo semestre 2010 a 21,3 milioni, è dovuto ad altri ricavi operativi conseguenti alla vendita di quote emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi attesi per 4,9 milioni ed altri ricavi non ricorrenti pari a 7,1 milioni, costituiti da plusvalenza sulla cessione di un immobile non strumentale.
Nei Paesi Bassi le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno raggiunto quota 0,50 milioni di metri cubi, in sensibile aumento rispetto all’esercizio precedente, con ricavi pari a 58,1 milioni (52,0 milioni nel primo semestre 2010). Il margine operativo lordo è passato da 0,6 a 1,8 milioni, con una redditività caratteristica risalita a 3,1% (1,2% nel 2010).

Europa Orientale
In Repubblica Ceca e Slovacchia le vendite di cemento, comprese le esportazioni a sostegno del nostro mercato in Polonia, sono aumentate del 56,9% rispetto al medesimo periodo del 2010 mentre i prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, hanno sofferto la pressione competitiva del prodotto proveniente dalla vicina Slovacchia (-15,9%). Anche il mercato del calcestruzzo preconfezionato ha confermato una crescita significativa dei volumi (+28,3%) e prezzi in discesa del 4,6%. Il fatturato complessivo, grazie anche ad un certo beneficio derivante dal rafforzamento della corona, è passato da 63,8 a 80,3 milioni (+26,0%), ed il margine operativo lordo si è portato a 15,0 milioni rispetto agli 11,7 milioni del primo semestre 2010 (+27,5%). La redditività caratteristica é migliorata leggermente, passando dal 18,4% al 18,6%.

In Polonia nel semestre le vendite di cemento sono risultate positive rispetto al 2010 (+6,7%), ed ancora più robuste le produzioni di calcestruzzo preconfezionato (+32,5%). I prezzi di vendita del cemento sono rimasti praticamente invariati, mentre si sono rafforzati del 6,6% quelli del settore calcestruzzo preconfezionato. Il fatturato in euro ha raggiunto i 65,6 milioni, in crescita rispetto a 56,0 milioni nel 2010 (+17,1%); il margine operativo lordo è passato da 12,7 a 15,0 milioni (+18,3%) con una redditività caratteristica in lieve miglioramento, dal 22,7% al 22,9%. Il costo dei combustibili ha subito incrementi significativi (+14%), più contenuto quello dell’energia elettrica (+2%).

In Ucraina nei primi sei mesi dell’anno le vendite di cemento sono aumentate del 24,9%, in uno scenario di prezzi migliorativo (+9,5% in valuta locale). Il fatturato ed il margine operativo lordo sono passati rispettivamente da 32,4 a 42,4 milioni (+30,9%) e da -7,2 a 1,0 milione. L’atteso ritorno alla marginalità positiva è avvenuto anche grazie ai minori costi di produzione conseguenti alla messa a punto dei nuovi impianti per l’utilizzo del carbone al posto del gas naturale.
In Russia nei primi sei mesi dell’anno i volumi di vendita sono risultati in progresso del 43,8% rispetto allo stesso periodo del 2010, con prezzi in valuta locale tendenti al miglioramento ma ancora deboli (-5,4% semestre su semestre). L'effetto prezzi sfavorevole è stato molto influenzato da un cambiamento nel mix di vendita, che ha visto il tradizionale cemento grigio crescere più dei cementi speciali per l’industria energetica. Il fatturato è passato da 55,7 a 75,1 milioni (+35,0%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 20,5 milioni contro i 18,5 milioni del 2010, in aumento del 11,3%. La modesta svalutazione del rublo (-0,5%) non ha avuto effetti significativi sulla traduzione dei risultati in euro. Le attività russe hanno confermato una buona redditività caratteristica (27,3%), ma assai inferiore rispetto al passato esercizio (33,2%). Infatti, i sensibili incrementi dei costi dell’energia elettrica (+26%) e dei combustibili (+14%) sono stati solo parzialmente bilanciati dai risparmi ottenuti grazie al funzionamento della nuova linea produttiva a via secca di Suchoi Log.

Stati Uniti d’America
Le vendite di leganti idraulici sono rimaste stazionarie (+0,1%) così come la produzione di calcestruzzo preconfezionato (+0,2%). Dopo il buon avvio realizzato nel primo trimestre, favorito dalle condizioni meteo, nel secondo trimestre le copiose piogge che hanno comportato, tra l’altro, inondazioni nell’area del Mississippi e la chiusura della navigazione sul fiume hanno contribuito a rallentare la domanda. I prezzi di vendita del cemento in valuta locale sono diminuiti del 6,7%; purtroppo i tentativi di aumento con efficacia da aprile hanno avuto un effetto pratico modesto e limitato ad alcune zone geografiche. Il fatturato in dollari si è attestato a 363,3 milioni, in calo del 2,8% dai 373,9  milioni del corrispondente semestre 2010. Il margine operativo lordo è stato di 22,1 milioni di dollari (-52,5% dai precedenti 46,6 milioni). L’effetto cambio ha ulteriormente mortificato i valori, sicché in euro i ricavi netti sono diminuiti da 281,4 a 258,9 milioni (-8,0%) ed il margine operativo lordo è risultato inferiore di 19,3 milioni, da 35,1 a 15,8 milioni (-55,1%). La mancata crescita dei volumi, la debolezza dei prezzi di vendita e gli incrementi del costo dei combustibili e dell’energia elettrica hanno avuto un impatto rilevante sulla marginalità caratteristica, che è passata dal 12,5% al 6,1%.

Messico (consolidamento al 50%)
Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono risultate in aumento del 13,9%, mentre la produzione di calcestruzzo preconfezionato è diminuita del 3,0%. I prezzi del cemento sono migliorati del 3,2% ed anche quelli del calcestruzzo preconfezionato sono risultati superiori al primo semestre del 2010 (+5,1%). Fatturato e margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato entrambi un incremento, rispettivamente del 15,4% e del 5,1%. I risultati tradotti in euro hanno beneficiato della rivalutazione del peso messicano: il fatturato è passato da 101,7 a 118,3 milioni (+16,4%) ed il margine operativo lordo da 39,0 a 41,4 milioni (+6,0%). Il rapporto tra le due grandezze è stato quindi pari al 35,0% (era il 38,4% nel 2010), a causa di maggiori costi di produzione dovuti al forte aumento dei combustibili e, in misura minore, dell’energia elettrica.


Evoluzione prevedibile della gestione
I primi sei mesi del 2011 sono stati caratterizzati da un andamento a due velocità dei mercati in cui il gruppo opera: buona ripresa dei volumi di vendita in Europa Orientale, Europa Centrale e Messico; perdurante difficoltà del settore costruzioni in Italia e negli Stati Uniti d’America. Il favorevole effetto volumi non si è ancora tradotto in un miglioramento dei prezzi, sebbene rispetto ai valori d’uscita la situazione a fine giugno sia migliorata quasi ovunque. L’evoluzione dei costi di produzione, in particolare combustibili, materie prime ed energia elettrica, è stata molto penalizzante e non avendo avuto la possibilità di trasferire gli aumenti sui prezzi di vendita essa ha comportato un’ulteriore riduzione dei margini operativi.
Nel secondo semestre ci attendiamo che prosegua il sopra descritto andamento a due velocità del nostro settore. Sul fronte dei prezzi, grazie alla base di confronto più favorevole ed alla vivacità della domanda, riteniamo che il valore medio a fine esercizio sarà generalmente superiore a quello del 2010, salvo poche eccezioni (Repubblica Ceca, Stati Uniti). Il livello assoluto dei costi energetici si mantiene assai elevato ma la volatilità povrebbe ridursi nella seconda parte dell’anno. Nel complesso riteniamo esistano le premesse per ottenere nel secondo semestre un miglioramento rispetto al 2010 e quindi confermare, per l’intero esercizio 2011, la previsione di risultati operativi ricorrenti migliori dell’anno precedente.

Prestiti obbligazionari in scadenza
Nel periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2011 non sono stati emessi nuovi prestiti obbligazionari.

Nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2011 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 20 ottobre 2011, 18,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata Alamo Cement Company nel 2004 (ultima tranche);
-  in data 29 maggio 2012, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series B emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2002.

Il prestito mezzanino emesso dalla controllata Dyckerhoff AG, pari a 200,0 milioni di euro in linea capitale, scade a fine 2012. Al raggiungimento di determinati indici patrimoniali da calcolare in base al bilancio 2010, i creditori hanno la facoltà di richiedere il rimborso anticipato a partire dal 15 dicembre 2011. Tuttavia, non sono previsti rimborsi significativi fino alla scadenza finale del prestito

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email mfiore@buzziunicem.it

I risultati del primo semestre 2011 saranno illustrati nel corso di una conference call che si terrà venerdì 5 agosto, alle ore 16.00; per partecipare comporre il n. +39 02 8020911.