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04 agosto 2015

Risultati al 30 giugno 2015

Vendite di cemento e clinker in leggero progresso nel secondo trimestre e superiori all’anno precedente nei primi sei mesi (+1,6%). Invariato il mercato Italia, tendenza riflessiva in Europa Centrale, graduale recupero in Repubblica Ceca e Polonia

Prosegue il ciclo favorevole dell’attività edilizia in Stati Uniti, nonostante una piovosità molto superiore alla media. Contrazione del mercato in Ucraina e peggioramento in Russia, controbilanciato dalla variazione di perimetro

Effetto prezzi complessivamente favorevole in valuta locale, soprattutto in Stati Uniti. Benefici per i costi industriali dovuti al diffuso ribasso delle principali voci variabili (combustibili, energia elettrica)

Fatturato pari a 1.238 milioni (nel 2014: 1.181 milioni); margine operativo lordo di 167 milioni (nel 2014: 139 milioni). Crollo della valuta in Ucraina e Russia, più che compensato dall’apprezzamento del dollaro

Secondo semestre atteso con risultato operativo superiore a quello del 2014; per l’intero esercizio 2015, previsto un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento sull’anno precedente ed intorno a 450 milioni di euro in valore assoluto
 

Dati consolidati

              Gen-Giu 15       Gen-Giu 14       % 15/14
Vendite di cemento       m ton       11,8       11,7       +1,6
Vendite di calcestruzzo       m m3       5,6       5,8       -3,8
Ricavi netti       €m       1.238,2       1.180,7       +4,9
Margine Operativo Lordo       €m       166,6       138,5       +20.3
Utile netto (perdita)       €m       36,4       (20,8)       n.s.
Utile netto (perdita) degli azionisti       €m       34,9       (22,6)       n.s.
                Giu 15       Dic 14       Var.
Indebitamento netto       €m       1.119,7       1.062,7       56,9


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015.

L’attività economica mondiale prosegue nella fase di ripresa, peraltro non immune da alcuni rallentamenti, di natura temporanea nei paesi avanzati e più persistenti in quelli emergenti, che fanno prefigurare, per l’anno in corso, un marginale affievolirsi della crescita globale. Nei paesi avanzati, durante il secondo trimestre, l’attività economica è tornata a rafforzarsi, particolarmente negli Stati Uniti, dove l’occupazione ha ripreso a crescere in misura sostenuta ed il tasso di disoccupazione si è attestato sui livelli pre-crisi. Nei paesi emergenti, la crescita rimane solida in India, si conferma più debole in Cina e si è accentuata la contrazione in Brasile, mentre in Russia la riduzione del prodotto è in attenuazione. Nell’area dell’euro, il ritmo di crescita del primo trimestre 2015, omogeneo a quello del trimestre precedente, è stato sostenuto dalla spesa di famiglie ed imprese; è risultata in ripresa la Francia, in miglioramento l’Italia, mentre ha rallentato la Germania. Nel secondo trimestre la crescita è stata più uniforme, con prospettive favorevoli in Germania, confermando il consolidarsi della ripresa e le diffuse aspettative di una svolta della congiuntura. In avvio d’anno il commercio internazionale si è contratto, mentre successivamente sono riemersi segni consistenti di ritorno alla crescita e attese per l’anno piuttosto espansive ed ottimistiche. L’inflazione al consumo resta bassa, risentendo dell’andamento dei prezzi delle materie prime; nei paesi emergenti ha segnato rialzi ovunque, salvo in Russia dove è scesa in giugno al 15,3% dal picco del 16,9% toccato in marzo. L’eccesso di offerta di greggio, rivista al rialzo in seguito alla rimozione dell’embargo nei confronti dell’Iran, dovrebbe continuare a mantenere bassi i corsi petroliferi per un periodo prolungato. Le difficili trattative e la protratta fase di incertezza sull’esito dei negoziati tra Grecia e creditori internazionali hanno determinato un aumento della volatilità sui mercati; le conseguenze sono state nel complesso limitate e temporanee. Nel secondo trimestre del 2015 l’euro ha recuperato solo in piccola parte il forte deprezzamento dei mesi precedenti. Le prospettive di crescita dell’economia globale rimangono condizionate dalle tensioni che potrebbero derivare dal rialzo dei tassi negli Stati Uniti, attese per fine anno, dalle possibili ripercussioni causate dall’instabilità del mercato azionario sull’attività economica in Cina, dagli sviluppi della crisi in Grecia e dall’andamento del prezzo del petrolio.

I ricavi conseguiti nel semestre sono risultati in aumento del 4,9% a 1.238,2 milioni di euro contro i 1.180,7 milioni del 2014, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 20,3%, passando da 138,5 a 166,6 milioni. L’effetto prezzi in valuta locale è stato favorevole in Stati Uniti ed in Ucraina, neutrale in Germania e Russia, mentre i ricavi netti unitari hanno patito una diminuzione in Polonia ed Italia; marginali flessioni si sono verificate in Repubblica Ceca e Lussemburgo. L’effetto volumi è stato tendenzialmente sfavorevole, a causa del rallentamento in Europa Centrale e del settore calcestruzzo preconfezionato in Stati Uniti. L’andamento delle valute, caratterizzato dal rafforzamento del dollaro e dalla svalutazione di rublo e hrivnia, ha avuto un effetto significativo, comportando una variazione netta favorevole di 43,7 milioni sul fatturato e di 10,5 milioni sul margine operativo lordo. A partire dal 1 dicembre 2014 è entrata a far parte dell’area di consolidamento del gruppo la cementeria di Korkino, in Russia.

Andamento economico e finanziario
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2015 hanno registrato un incremento del 1,6% rispetto all’analogo periodo del 2014, attestandosi a 11,8 milioni di tonnellate. Le variazioni sfavorevoli registrate in Lussemburgo, Germania e Ucraina sono state controbilanciate dai progressi ottenuti sugli altri mercati. La produzione di calcestruzzo preconfezionato è stata pari a 5,6 milioni di metri cubi, in riduzione del 3,8% rispetto all’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato è stato di 166,6 milioni, contro i 138,5 milioni del 2014 (+20,3%). Il dato del primo semestre ha beneficiato di proventi non ricorrenti netti per 1,5 milioni (erano costi non ricorrenti per 7,0 milioni nello stesso periodo del 2014); al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2015 sarebbe aumentato di 19,7 milioni (+13,6%). Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto netto positivo grazie al rafforzamento del dollaro, parzialmente controbilanciato dalle perdite di valore del rublo russo e della hryvnia ucraina. A tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo del primo semestre 2015 sarebbe aumentato del 12,7%. La redditività caratteristica ricorrente nei primi sei mesi è migliorata di circa 100 punti base, grazie al contributo di Stati Uniti, Repubblica Ceca e Polonia, mentre i margini si sono indeboliti soprattutto in Russia ed Ucraina; purtroppo in Italia la perdita operativa si è ampliata.

Dopo ammortamenti e svalutazioni per 96,5 milioni (124,4 nel primo semestre del 2014, compresi 30,9 milioni riferiti all’avviamento della CGU Ucraina), il risultato operativo è stato pari a 70,1 milioni (14,1 milioni a giugno 2014). Il risultato prima delle imposte si è attestato a 54,1 milioni (negativo per 11,1 milioni nel 2014), dopo oneri finanziari netti pari a 51,8 milioni (47,0 milioni nel 2014), un contributo di 30,2 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto (21,8 milioni nel 2014) e plusvalenze da realizzo partecipazioni per 5,7 milioni. Il conto economico del periodo si è chiuso con un utile netto di 36,4 milioni, rispetto ad una perdita netta di 20,8 milioni del primo semestre 2014; il risultato attribuibile agli azionisti della società è passato da una perdita di 22,6 milioni nel 2014 ad un utile di 34,9 milioni nel periodo in esame.

Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 132,9 milioni, in confronto a 103,6 milioni nel corrispondente periodo 2014. L’indebitamento netto al 30 giugno 2015 ammonta a 1.119,7 milioni, in aumento di 56,9 milioni rispetto ai 1.062,7 milioni del 31 dicembre 2014. Nel semestre in esame il gruppo ha distribuito dividendi per 11,3 milioni, di cui 10,3 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 152,9 milioni. Gli investimenti in immobilizzazioni tecniche relativi a progetti di incremento della capacità produttiva o speciali sono stati pari a 82,4 milioni, tutti riferiti al progetto della nuova linea produttiva di Maryneal (TX). Non sono stati effettuati investimenti significativi in immobilizzazioni finanziarie.

Italia
Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker, compresa la quota export, nel corso del primo semestre, hanno confermato i volumi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente (+0,5%). Un certo calo delle spedizioni sul mercato domestico, collegato anche alla variazione in diminuzione del perimetro di attività riguardante la regione Nord Est, è stato compensato dagli incrementi nei volumi destinati all’esportazione e di semilavorato clinker. I prezzi di vendita hanno segnato nella media una flessione del 9,1%, principalmente dovuta ad un inasprimento delle tensioni competitive sul mercato domestico. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato le vendite hanno registrato un aumento pari al 5,3%, con prezzi in sostanziale tenuta (-1,1%). In linea con tale andamento di volumi e prezzi il fatturato delle attività italiane è stato pari a 188,8 milioni, in calo del 2,5% (193,6 milioni nel 2014). Dall’inizio dell’anno i costi dei fattori energetici hanno mostrato un incremento dell’energia elettrica, compensato dall’andamento favorevole dei combustibili. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato si sono nuovamente ed inaspettatamente manifestate alcuni gravi situazioni di insolvenza, che hanno comportato perdite su crediti pari a 4,0 milioni (rispetto a 1,6 milioni nel 2014). Il margine operativo lordo a fine giugno ha chiuso in negativo per 15,1 milioni (rispetto a -9,7 milioni del 2014). Occorre tuttavia ricordare che il risultato 2015 comprende da un lato proventi non ricorrenti per 5,6 milioni costituiti dal rilascio parziale del fondo rischi antitrust (esito del contenzioso settore calcestruzzo per fatti risalenti agli anni 90 in provincia di Milano) e dall’altro costi non ricorrenti per smontaggio e trasferimento di macchinari pari a 1,8 milioni, spese di ristrutturazione per 0,4 milioni ed accantonamenti al fondo controversie legali per 0,3 milioni. Al netto degli effetti non ricorrenti il margine operativo lordo ha mostrato un peggioramento pari a 10,8 milioni. Si rammenta infine che nell’esercizio precedente erano stati realizzati altri ricavi operativi pari a 4,2 milioni derivanti dallo scambio di quote emissione CO2.

Europa Centrale
In Germania, nei primi sei mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato vendite in diminuzione del 5,1% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, quando condizioni meteo piuttosto favorevoli avevano dato impulso alla attività edilizia. Il profilo più debole della domanda di oil-well cement ha contribuito alla riduzione delle consegne. I prezzi di vendita sono rimasti praticamente invariati (+0,2%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una riduzione della produzione più marcata (-10,9%), con prezzi in calo (-1,1%). Il fatturato complessivo è stato di 269,4 milioni (296,4 milioni nel 2014), in riduzione del 9,1% ed il margine operativo lordo si è attestato a 24,1 milioni rispetto a 23,5 milioni (+2,7%). Occorre tuttavia ricordare che a giugno 2014 erano stati contabilizzati costi non ricorrenti di 4,6 milioni. Al netto degli effetti non ricorrenti il margine operativo lordo ha mostrato un decremento di 4,0 milioni (-14,1%). Tra i costi di esercizio, da segnalare il favorevole andamento dei combustibili (-8,2%) e dell’energia elettrica (-18,6%). Nel periodo sono stati sostenuti altri costi operativi per 1,6 milioni riferiti all’acquisto di quote emissione CO2 (nulla nel 2014).

In Lussemburgo, i buoni risultati ottenuti nel primo semestre del 2014, grazie soprattutto al clima mite, hanno reso sfidante il confronto con le spedizioni del corrente anno, che hanno patito anche il rallentamento delle esportazioni verso i paesi limitrofi. In tale contesto le nostre vendite di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti infragruppo, sono risultate in diminuzione del 6,3%, con ricavi medi unitari in riduzione rispetto al precedente esercizio (-1,6%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato un incremento sensibile della produzione (+20,7%) in uno scenario di indebolimento dei prezzi. Il fatturato è stato pari a 51,7 milioni, in diminuzione del 6,7% rispetto all’esercizio precedente (55,4 milioni). Il margine operativo lordo è passato da 7,8 milioni nel 2014 a 5,9 milioni. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole sia per quanto riguarda l’energia elettrica (-12,8%) sia per i combustibili (-9,3%). Nel periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 0,4 milioni derivanti da vendita o scambio quote di emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione (nulla nel 2014).

Nei Paesi Bassi le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno raggiunto quota 0,34 milioni di metri cubi, in crescita rispetto all’esercizio precedente (0,29 milioni di metri cubi), con prezzi tendenti a diminuire (-2,5%). I ricavi netti sono stati pari a 31,8 milioni (28,8 milioni nel 2014). Il margine operativo lordo ha chiuso il semestre in graduale miglioramento, al livello di -0,2 milioni (erano -0,6 milioni nel 2014).

Europa Orientale
In Repubblica Ceca e Slovacchia le vendite di cemento nei primi sei mesi dell’anno hanno confermato i buoni livelli raggiunti nello stesso periodo del 2014 (+0,8%), con prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, in marginale flessione (-1,4%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha presentato un andamento non del tutto coerente, con volumi inferiori (-2,0%) ma con prezzi in ripresa (+4,1%). Il fatturato complessivo, poco influenzato dall’effetto cambio, è passato da 61,4 a 60,1 milioni (-2,0%), ed il margine operativo lordo è aumentato di 3,3 milioni, passando da 9,1 milioni del 2014 a 12,4 milioni del periodo in esame. Tra i costi di esercizio, in valuta locale, da segnalare l’andamento favorevole dei combustibili (-3,9%) e dell’energia elettrica (-6,4%). Nel periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 0,6 milioni derivanti da vendita o scambio quote di emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione (nulla nel 2014).

in Polonia la nostra attività commerciale ha registrato nel primo semestre un andamento regolare, in sintonia con il potenziale ed il posizionamento storico della società piuttosto che il risultato dell’anno precedente, penalizzato nel periodo primavera-estate dalle difficoltà di applicazione di un nuovo listino. Le quantità di cemento vendute dalla nostra unità produttiva hanno fatto segnare una variazione positiva del 22,3%. La produzione di calcestruzzo preconfezionato ha confermato i buoni livelli  dell’anno precedente (-0,8%). Il livello medio dei prezzi in valuta locale è risultato inferiore per il cemento (-12,6%), e piuttosto stabile nel settore del calcestruzzo preconfezionato (+0,9%). Tali dinamiche di mercato hanno condotto ad un fatturato in euro di 48,2 milioni, rispetto a 43,6 milioni nel 2014 (+10,4%). Il margine operativo lordo è passato da 8,4 a 10,0 milioni (+19,3%). Il lieve apprezzamento dello zloty ha comportato un effetto cambi poco significativo: a parità di condizioni i ricavi sarebbero cresciuti del 9,5% ed il margine operativo lordo del 18,3%. Tra i costi di esercizio da segnalare l’incremento dell’energia elettrica (+6,4%) e l’andamento favorevole dei combustibili (-9,2%). Nel periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 0,8 milioni derivanti da vendita o scambio quote di emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione (nulla nel 2014).

In Ucraina la nostra attività operativa, nelle circostanze, ha avuto un andamento abbastanza regolare, più positivo nel primo trimestre rispetto al secondo. Nei primi sei mesi le quantità di cemento vendute sono diminuite del 4,4%, con prezzi medi in valuta locale spinti al rialzo dall’elevato tasso di inflazione (+19,1%). Il fatturato è passato da 43,3 milioni nel 2014 a 29,2 milioni di euro nel periodo in esame (-32,5%) ed anche il margine operativo lordo si è ridotto da 5,4 a 1,5 milioni. La drammatica perdita di valore della valuta locale (-66,5%) ha avuto un impatto assai sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro: a parità di cambi la variazione del fatturato sarebbe stata infatti positiva (12,3%) mentre il margine operativo lordo avrebbe mostrato un decremento pari a 2,9 milioni di euro. Da segnalare, tra i principali costi operativi in valuta locale, l’impennata dei combustibili (+54,8%) e dell’energia elettrica (+41,8%).

In Russia a fine giugno i volumi di vendita, che hanno beneficiato dell’entrata nel perimetro di consolidamento della cementeria di Korkino, sono risultati in progresso del 10,6% rispetto al 2014; a parità di perimetro le quantità vendute sarebbero state inferiori del 13,7%. La categoria dei cementi “oil-well” dedicati al settore estrattivo ha continuato a mostrare una buona tenuta. I prezzi in valuta locale non sono variati (-0,3%), tenendo presente che il prezzo medio dei prodotti consegnati dalla cementeria di Korkino è posizionato su una fascia più bassa rispetto al mix della cementeria di Suchoi Log. Il fatturato si è attestato a 83,4 milioni contro i 102,6 milioni del 2014 (-18,7%), mentre il margine operativo lordo ha raggiunto il livello di 23,2 milioni contro i 35,4 milioni del 2014, in flessione del 34,4%. Il margine realizzato nel semestre 2015 comprende 0,5 milioni di costi non ricorrenti. La forte svalutazione del rublo (-34,7%) ha avuto un impatto sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio e di perimetro, la variazione del fatturato e del margine operativo lordo ricorrente sarebbe stata rispettivamente di -4,8% e di -10,1%. Da segnalare, tra i principali costi operativi in valuta locale, la stabilità dei combustibili (-1,5%) e l’evoluzione favorevole dell’energia elettrica (-5,8%).

Stati Uniti d’America
Il clima eccezionalmente piovoso da marzo a maggio, soprattutto nelle regioni Sud Ovest, ha seriamente ostacolato l’attività commerciale e distributiva. I volumi di vendita hanno chiuso il semestre con una crescita del 2,8%, grazie al buon andamento nelle regioni del Midwest e nonostante una significativa contrazione nelle consegne dei prodotti speciali “oil-well”. La produzione di calcestruzzo preconfezionato, presente essenzialmente in Texas, si è ridotta (-6,9%) rispetto a quella dell’anno precedente. I prezzi di vendita del cemento in valuta locale sono cresciuti del 8,5% e quelli del calcestruzzo preconfezionato hanno avuto un andamento decisamente positivo (12,0%). Il fatturato in dollari si è attestato a 551,2 milioni, in aumento del 9,0% dai 505,6 milioni del corrispondente semestre 2014. Il margine operativo lordo è stato di 117,0 milioni di dollari (+43,9% dai precedenti 81,3 milioni). L’effetto cambio ha comportato un impatto molto favorevole, sicché in euro i ricavi netti sono passati da 368,9 a 494,0 milioni (+33,9%) ed il margine operativo lordo da 59,3 a 104,8 milioni (+76,8%). Quest’ultimo risultato intermedio comprende 1,1 milioni di oneri non ricorrenti. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole per quanto riguarda i combustibili (-12%) e praticamente stabile per l’energia elettrica. Proseguono secondo programma i lavori per la modernizzazione e l’ampliamento dello stabilimento di Maryneal, TX, il cui completamento è previsto nei primi mesi del 2016.

Messico (valutazione al patrimonio netto)
L’andamento delle vendite di cemento si è confermato promettente e superiore alle attese anche nel secondo trimestre dell’anno in corso, dopo il favorevole avvio d’anno, con prezzi medi in valuta locale in miglioramento rispetto a quelli dello stesso periodo del 2014. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno mantenuto un profilo coerente, grazie a diversi progetti edilizi concentrati sul mercato della capitale. Il fatturato ed il margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 23,7% e del 34,2%. Il rafforzamento del peso messicano ha favorito la traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata il fatturato si è attestato a 320,7 milioni (+31,7%) ed il margine operativo lordo è passato da 91,9 a 131,4 milioni (+42,9%). Da segnalare, tra i principali costi operativi in valuta locale, un andamento favorevole sia dei combustibili sia dell’energia elettrica. La quota di risultato riferita al Messico, compresa nella voce di bilancio in cui confluiscono le valutazioni al patrimonio netto, ammonta a 27,4 milioni (18,7 milioni nel 2014).

Evoluzione prevedibile della gestione
I primi sei mesi del 2015 sono stati caratterizzati da risultati molto soddisfacenti negli Stati Uniti, amplificati dal rafforzamento del dollaro, che hanno permesso di compensare la persistente debolezza dell’Italia e l’atteso rallentamento verificatosi in Russia ed Ucraina, complice anche l’effetto cambio fortemente negativo. Nei mercati in cui l’andamento di volumi e prezzi è stato meno dinamico, la redditività caratteristica è stata sostenuta da costi energetici e delle commodity stabili o in diminuzione, oltre che dai progetti di miglioramento continuo riguardanti l’utilizzo della capacità produttiva, la produttività del lavoro e l’efficienza della struttura organizzativa in genere. Nel prosieguo dell’esercizio lo sviluppo delle variabili operative più rilevanti (domanda, prezzi, costi) continuerà ad essere alquanto differenziato nei vari mercati di presenza.
In Italia la domanda è in graduale stabilizzazione, i prezzi stanno recuperando dal punto di minimo ma riteniamo che tali condizioni non siano sufficienti per migliorare le perdite operative rispetto al 2014.
Supponendo che le precipitazioni atmosferiche rientrino nella normalità, nel secondo semestre gli Stati Uniti dovrebbero beneficiare di una domanda in accelerazione; pertanto, possiamo confermare le previsioni di un miglioramento importante dei risultati anche a fine anno.
L’Europa Centrale ha patito il confronto col brillante primo semestre del 2014 ma sta comunque esprimendo una tendenza più riflessiva rispetto alle aspettative iniziali, che dovrebbe condurre a risultati in linea col precedente esercizio.
L’evoluzione di mercato in Polonia e Repubblica Ceca dovrebbe continuare in senso abbastanza favorevole, così come si è verificato nei primi sei mesi.
In Ucraina persistono le difficoltà politiche ed economiche, ma riteniamo che la nostra attività operativa possa proseguire nel secondo semestre in modo regolare e con esiti analoghi al primo per quanto riguarda i risultati economici.
Infine in Russia, la domanda negli Urali sta soffrendo più che in altre parti del Paese, tuttavia il nuovo apporto dello stabilimento di Korkino si è confermato strategico, foriero di interessanti sinergie e rilevante nel mitigare il rallentamento dei risultati associato alla temporanea difficoltà economica.
Alla luce di tali considerazioni, riteniamo che a livello consolidato anche i prossimi sei mesi esprimeranno una redditività operativa superiore a quella del 2014. Pertanto, per l’intero esercizio 2015, prevediamo un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento rispetto all’esercizio precedente ed intorno a 450 milioni di euro in valore assoluto.

Prestiti obbligazionari in scadenza
Nel periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2015 non sono stati emessi nuovi prestiti obbligazionari.

Nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2015 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:

- in data 12 settembre 2015, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A e B emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003;
- in data 1 aprile 2016, 86,6 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A e B emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2010;
- in data 9 dicembre 2016, 350,0 milioni di euro riferiti all’Eurobond “Buzzi Unicem €350.000.000 5,125% Notes due 2016” emesso dalla capogruppo Buzzi Unicem SpA nel 2009.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Ileana Colla
Tel. +39 0142 416 404
Email  icolla@buzziunicem.it



I risultati del primo semestre 2015 saranno illustrati nel corso di una conference call che si terrà domani, mercoledì 5 agosto, alle ore 09.30; per partecipare comporre il n. 02 802 0911