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09 maggio 2014

Risultati al 31 marzo 2014

Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato superiori all’anno scorso rispettivamente del 15,2% e del 19,9%

Il clima mite, rispetto alle intense precipitazioni di inizio 2013, ha favorito l’attività edilizia in Europa

Negli Stati Uniti d’America, nonostante il gelo e le precipitazioni nei primi due mesi, la domanda di cemento destagionalizzata si conferma in progressivo miglioramento

Ricavi netti pari a 496,4 milioni (nel 2013: 444,9 milioni); margine operativo lordo di 10,3 milioni (nel 2013: perdita di 8,5 milioni)

Ipotizziamo per l'intero esercizio 2014 un leggero miglioramento dei risultati operativi rispetto al 2013

Dati consolidati

              Gen-Mar 14       Gen-Mar 13
riesposto
      % 14/13
Vendite di cemento       m ton       4,8       4,1       +15,2
Vendite di calcestruzzo       m m3       2,5       2,1       +19,9
Ricavi netti       €m       496,4       444,9       +11,6
Margine Operativo Lordo       €m       10,3       (8,5)       n.a.
Utile netto (perdita)       €m       (53,4)       (66,9)       +20,1
Utile netto (perdita) degli azionisti       €m       (53,8)       (66,3)       +18,8
                Mar 14       Dic 13       Var.
Indebitamento netto       €m       1.170,6       1.097,2       73,4


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014.

La domanda di cemento e calcestruzzo preconfezionato durante il primo trimestre 2014 è aumentata in tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel trimestre in esame un clima piuttosto mite in Europa ha favorito le consegne, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente le copiose precipitazioni avevano fortemente rallentato le vendite. La situazione dell’Italia, pur continuando ad essere difficile, ha evidenziato qualche progresso nel mercato domestico e nelle vendite di semilavorato clinker. In Russia si è confermato il buon livello di attività raggiunto nel primo trimestre 2013 ed anche in Ucraina, nonostante il periodo di incessanti turbolenze e di gravi incertezze negli sviluppi della situazione politica del Paese, l’andamento dei volumi di vendita è risultato favorevole. Negli Stati Uniti d’America il livello di attività è stato analogo a quello dello stesso periodo dell’anno precedente, nonostante molte regioni in cui operiamo abbiano trascorso un inverno considerato il più rigido e difficile degli ultimi venticinque anni.

Nei primi mesi del 2014 è proseguita l’espansione dell’attività economica e del commercio mondiale, anche se qualche segnale di debolezza si è manifestato in alcuni paesi emergenti, rallentando la prospettiva di crescita. Negli Stati Uniti l’attività economica ha risentito delle condizioni climatiche avverse che hanno inciso sull’occupazione, soprattutto nel settore delle costruzioni. In Europa le esportazioni continuano a fornire il principale sostegno alla crescita, che sta lentamente migliorando, mentre continua ad essere pronunciato e superiore alle attese il calo dell’inflazione. In Italia, l’attività economica è cresciuta moderatamente e sono apparsi segnali di stabilizzazione dei consumi interni, ma le condizioni sul mercato del lavoro rimangono difficili e l’inflazione è scesa in misura marcata, riflettendo la debolezza della domanda. L’impatto delle tensioni con la Russia in seguito alle vicende in cui è coinvolta l’Ucraina è risultato finora contenuto; un eventuale inasprimento dei contrasti potrebbe ripercuotersi sull’area dell’euro attraverso prezzi e forniture di energia e sugli scambi commerciali.

Le vendite di cemento del gruppo hanno segnato un aumento del 15,2% rispetto al primo trimestre del 2013, attestandosi a 4,8 milioni di tonnellate. La variazione favorevole dei volumi ha interessato tutte le nostre aree geografiche di attività, con crescita particolarmente robusta in Europa Centrale. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno segnato un aumento ancora più marcato, a quota 2,5 milioni di metri cubi, pari al +19,9% rispetto allo stesso periodo del 2013.

L’effetto prezzi in valuta locale, rispetto al primo trimestre 2013, è risultato favorevole in Stati Uniti, Polonia, Russia e Lussemburgo; per contro, sempre in valuta locale, i ricavi netti unitari hanno patito una diminuzione in Italia, principalmente a causa del differente mix dei prodotti venduti, così come leggere flessioni in Germania, Repubblica Ceca e Ucraina.

Il fatturato consolidato è aumentato da 444,9 a 496,4 milioni (+11,6%), al lordo di un effetto cambio che ha inciso sfavorevolmente per 18,1 milioni. Il margine operativo lordo ha chiuso a 10,3 milioni (+18,7 milioni rispetto al primo trimestre 2013); le variazioni del perimetro di consolidamento sono state positive per 0,2 milioni e l'effetto cambio negativo per 2,8 milioni. A perimetro e cambi costanti, l'aumento del fatturato sarebbe stato del 15,7% ed il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 13,1 milioni. Il risultato del 2014 è stato penalizzato per 1,3 milioni da oneri non ricorrenti (1,7 milioni i costi non ricorrenti nel 2013); al netto delle voci straordinarie il margine operativo lordo è passato da una perdita di 6,8 milioni a 11,6 milioni positivo, con un’incidenza sul fatturato del 2,3%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 47,7 milioni (50,1 nel primo trimestre 2013) il risultato operativo è stato negativo per 37,4 milioni (negativo per 58,6 milioni nel 2013). Gli oneri finanziari netti del periodo sono stati superiori rispetto a quelli dell'esercizio precedente (32,7 milioni rispetto a 25,3 milioni nel 2013), a causa di maggiori costi non monetari dovuti al saldo netto da differenze cambio e strumenti finanziari derivati. I risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, in seguito all’entrata in vigore del nuovo IFRS11, comprendono per la prima volta anche la quota riferita alla collegata Corporación Moctezuma (Messico), in precedenza consolidata al 50% col metodo proporzionale, ed ammontano a 9,0 milioni (7,1 milioni nel primo trimestre 2013). Per effetto di quanto esposto, il primo trimestre del 2014 si è chiuso con una perdita ante imposte di 61,1 milioni contro una perdita di 76,7 milioni a marzo 2013. Dopo imposte, la perdita netta del periodo è stata di 53,4 milioni (53,8 milioni la quota di perdita attribuibile agli azionisti della società).
Il flusso di cassa del periodo è risultato negativo per 5,8 milioni (negativo per 16,8 milioni il corrispondente valore nel 2013). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2014 ammonta a 1.170,6 milioni, +73,4 milioni rispetto a fine dicembre 2013; sul dato hanno inciso investimenti complessivi per 38,7 milioni (37,7 milioni il corrispondente valore nel 2013) di cui 6,0 milioni riferiti a progetti speciali. Il patrimonio netto del gruppo a fine trimestre, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.177,3 milioni, contro i 2.298,7 milioni del 31 dicembre 2013; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,54 (0,48 a fine 2013).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, compresa la quota export, ha registrato un incremento del 15,2% sul primo trimestre 2013, quando il ritmo delle consegne era stato assai depresso. I prezzi di vendita hanno mostrato una buona tenuta rispetto ai valori di fine 2013, ma sono stati inferiori del 8,4% trimestre su trimestre, riflettendo il diverso mix dei prodotti venduti, ovvero maggiori vendite di semilavorato clinker, e l’evoluzione negativa occorsa durante l’esercizio precedente. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato produzioni in aumento del 11,5%, con prezzi in calo del 8,9%. Nel complesso il fatturato è passato da 83,0 a 86,6 milioni (+4,3%), mentre il margine operativo lordo ha chiuso in territorio negativo per 8,9 milioni, rispetto ad un dato sempre negativo per 10,1 milioni realizzato nel primo trimestre 2013.

Europa Centrale
In Germania, il confronto tra una situazione climatica particolarmente fredda e nevosa nei primi mesi del 2013 e quella piuttosto mite nell’anno in corso ha contribuito al raggiungimento di una crescita del 32,6% delle vendite di cemento e del 42,9% di calcestruzzo preconfezionato nel primo trimestre 2014. I prezzi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili (-0,7%) nel cemento ed in leggero recupero (+0,7%) nel calcestruzzo preconfezionato. Il fatturato totale si è attestato a 127,8 milioni (94,5 milioni nel 2013) ed il margine operativo lordo si è portato in territorio positivo a 0,2 milioni (perdita di 9,9 milioni nel periodo precedente). Il dato 2014 comprende oneri non ricorrenti pari a 1,3 milioni, dovuti a spese di ristrutturazione.

Pure in Lussemburgo i volumi di vendita realizzati dalle nostre attività, grazie anche al clima favorevole, hanno mostrato una significativa ripresa (+26,7%), con prezzi in recupero (+1,6%). Il fatturato di 24,8 milioni ha registrato un incremento del 28,8% (19,2 milioni nel 2013). Il margine operativo lordo è stato positivo per 0,3 milioni (perdita di 1,1 milioni nel periodo precedente).

Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato riferite ai primi tre mesi dell’anno hanno realizzato un incremento del 5,9% con prezzi in flessione (-3,8%). Il fatturato è rimasto pressoché stabile a 13,2 milioni (13,3 milioni nel periodo precedente) ed il margine operativo lordo, pure in miglioramento, è rimasto comunque in territorio negativo a -0,8 milioni (-2,8 milioni nel 2013).

Europa Orientale
La Repubblica Ceca ha realizzato vendite di cemento in aumento del 27,1%, con prezzi medi, denominati in valuta locale, in leggera riduzione (-1,2%). Ugualmente il mercato del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha iniziato l’esercizio con una forte accelerazione dei volumi (+52,5%), senza che i prezzi ne abbiano, per il momento, beneficiato. Il fatturato, che sconta un effetto cambio negativo pari a 1,4 milioni, è passato da 17,4 a 22,8 milioni (+31,1%) ed il margine operativo lordo, pur rimanendo negativo, è migliorato a -0,7 milioni rispetto a -2,7 milioni dei primi tre mesi 2013.
In Polonia, l’attività invernale è stata molto sostenuta e le consegne di cemento hanno fatto segnare una variazione positiva del 57,3%, accompagnata da un sensibile miglioramento della produzione di calcestruzzo preconfezionato (+34,1%). I prezzi di vendita in valuta locale sono risultati superiori al livello del 2013 per il cemento (+5,8%) e hanno avuto una variazione sfavorevole non significativa nel settore calcestruzzo. Il fatturato, influenzato solo marginalmente da variazioni nel tasso di cambio, ha raggiunto i 17,1 milioni rispetto a 11,7 milioni nel 2013 (+45,6%). Il margine operativo lordo è stato di 0,3 milioni (negativo per 2,3 milioni nel 2013).
I gravi problemi politici interni che affliggono l’Ucraina, sfociati nelle sommosse di piazza degli ultimi mesi, sono fonte di preoccupazione per il futuro del Paese ed il suo livello di attività economica, ma non hanno avuto, per il momento, effetti significativi sulla nostra attività industriale. Al contrario, con l’aiuto del clima mite, nei primi tre mesi le vendite di cemento sono aumentate del 21,3%, in uno scenario di prezzi tendenti a diminuire (-1,5% in valuta locale). Il fatturato ed il margine operativo lordo sono passati rispettivamente da 15,4 a 16,9 milioni (+9,4%) e da -5,2 a -2,4 milioni, condizionati da un repentino deprezzamento della valuta (-17,4%). Si ricorda che nel 2013 il margine operativo lordo era stato influenzato da costi non ricorrenti per 1,7 milioni; pertanto, al netto delle voci non ricorrenti, il margine operativo lordo ha mostrato un miglioramento di 1,1 milioni di euro.
In Russia, dove la congiuntura ha incominciato a patire le tensioni politiche con l’Ucraina e le aspettative di crescita sono state ridimensionate, l’andamento dei volumi di vendita si è mantenuto al livello del periodo precedente (+0,4%), con ricavi medi unitari in rafforzamento (+1,9%). La traduzione dei risultati in euro è stata fortemente penalizzata dal deprezzamento del rublo (-19,7%). I ricavi netti si sono fermati a 40,6 milioni rispetto ai 47,7 milioni del 2013, in flessione quindi del 14,9%; espressi in valuta locale avrebbero mostrato un aumento di 1,9%. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 15,1 milioni contro 15,3 milioni del 2013, in flessione del 1,5%, mentre in valuta locale sarebbe aumentato del 16,5%.

Stati Uniti d’America
Nonostante un confronto sfidante con i buoni risultati del primo trimestre 2013 e le rigide temperature che hanno condizionato l’attività edilizia anche nel Sud Ovest del Paese, le nostre vendite di cemento sono aumentate del 3,1%, con prezzi medi in valuta locale in miglioramento del 4,0%. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso con una flessione (-5,8%) ma prezzi in sensibile miglioramento. Il fatturato complessivo è così passato da 148,8 a 152,5 milioni di euro (+2,5%); l’effetto dovuto alla variazione del tasso di cambio è stato sfavorevole per 5,7 milioni. Il margine operativo lordo si è attestato a 7,0 milioni (erano 10,2 milioni nel 2013), compreso un effetto cambio negativo per 0,3 milioni. Rispetto al primo trimestre 2013, il risultato è stato negativamente influenzato da una maggiore concentrazione dei programmi di manutenzione e dalla associata riduzione dello stock di clinker.

Messico (valutazione al patrimonio netto)
La prima parte del 2014 ha confermato l'inversione di tendenza avvenuta negli ultimi mesi del 2013, mostrando un tasso di crescita delle vendite di cemento soddisfacente. I prezzi medi in valuta locale sono stati ancora in flessione rispetto al primo trimestre del 2013, ma nel confronto coi valori di uscita dall’esercizio precedente si è verificato un certo ricupero. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono diminuite di pochi punti percentuali, avendo intrapreso un progetto di revisione e semplificazione della struttura operativa di settore. Il fatturato ed il margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 12,9% e del 17,4%. L'indebolimento del peso messicano ha penalizzato la traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata, il fatturato è passato da 113,6 a 118,1 milioni (+4,0%) ed il margine operativo lordo da 40,7 a 44,1 milioni (+8,2%). La quota di risultato riferita al Messico, compresa nella voce di bilancio in cui confluiscono le valutazioni al patrimonio netto, ammonta a 9,2 milioni.


Evoluzione prevedibile della gestione
In Europa Centrale e nella maggior parte dei mercati in Europa Orientale il trimestre è stato caratterizzato da un clima piuttosto mite che ha dato impulso all’attività dei cantieri; peraltro anche l’attività economica generale sta mostrando una graduale ripresa. Per quanto riguarda il mercato Italia riteniamo che i progetti di miglioramento in corso porteranno alcuni benefici, in un ambiente esterno di settore (volumi, prezzi, struttura produttiva) afflitto da nodi ancora non risolti. L’andamento operativo in Stati Uniti d’America ha mostrato un progressivo miglioramento da marzo in poi, dopo i primi due mesi avversati dal maltempo. Gli sviluppi imprevedibili del conflitto politico e mediatico tra Ucraina e Russia alimentano invece crescenti incertezze e prospettive meno favorevoli. Nel complesso quindi, la probabile evoluzione dell’anno in corso potrà essere meglio delineata dopo le risultanze del secondo trimestre. In occasione di questa prima relazione infra-annuale possiamo confermare, con riferimento all’intero esercizio 2014, la nostra previsione di risultati operativi ricorrenti analoghi o leggermente migliori rispetto al 2013.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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