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08 novembre 2012

Risultati al 30 settembre 2012

Conferma delle favorevoli condizioni operative in Stati Uniti d’America, Russia, Messico ed Ucraina; deboli gli altri mercati ed in particolare l’Italia

Fatturato pari a 2.146 milioni (nel 2011: 2.109 milioni); margine operativo lordo in aumento a 369 milioni (nel 2011: 330 milioni)

Previsti per l’anno 2012 risultati migliori dell’esercizio precedente (margine operativo lordo di circa 450 milioni) ed un ulteriore rafforzamento della posizione finanziaria


Dati consolidati

               
Gen-Set 12
       
Gen-Set 11
       
% 12/11
Vendite di cemento       m ton       20,8       21,5          -3,0
Vendite di calcestruzzo       m m3       10,3       11,3       -9,1
Ricavi netti       €m       2.146,3       2.109,4       +1,7
Margine Operativo Lordo       €m       368,7       330,0       +11,7
Utile netto       €m       85,0       60,6       +40,4
Utile netto azionisti della società       €m       57,7       38,6       +49,5
                Set 12       Dic  11       Var.
Indebitamento netto       €m       1.094,9       1.143,1       (48,2)

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012.

Il commercio internazionale e l’attività economica mondiale, già in rallentamento nel secondo trimestre, durante l’estate hanno perso ulteriore vigore. La decelerazione è riconducibile in larga parte all’indebolimento dell’attività economica nell’area dell’euro ed in quei paesi emergenti la cui congiuntura è più sensibile alla domanda proveniente dai paesi avanzati. Negli Stati Uniti il prodotto ha rallentato nel secondo semestre ed il terzo trimestre è cresciuto ad un ritmo analogo a quello del secondo, l’aumento dell’occupazione, sebbene rivisto al rialzo, è rimasto contenuto e la quota di disoccupati di lungo periodo permane ancora elevata, mentre un elemento positivo nel quadro congiunturale del paese è dato dalla ripresa dell’attività sul mercato immobiliare, dove i prezzi sono in crescita da aprile. Il prodotto dell’area dell’euro è invece diminuito dello 0,2% nel secondo trimestre, dopo una crescita nulla nel primo. Si confermano andamenti piuttosto differenziati tra i vari paesi, con ulteriori cali registrati in Italia e Spagna, ristagno in Francia e minor crescita in Germania. Sullo sviluppo del PIL hanno inciso l’indebolimento della domanda interna, frenata dal calo dei consumi delle famiglie e dalla spesa per gli investimenti, mentre il contributo alla crescita della domanda estera netta è rimasto positivo. Nonostante i rincari delle materie prime, l’inflazione è rimasta sostanzialmente stabile nei mercati maturi, riflettendo la debolezza della fase ciclica, si è moderata in Cina e si è mantenuta elevata in Russia ed India.

Il settore delle costruzioni ha mantenuto un ritmo soddisfacente negli Stati Uniti d’America, in Russia ed in Messico. Per contro, si è confermata la rilevante contrazione delle vendite in Italia ed è iniziata una fase di rallentamento in Europa Centrale ed in alcuni paesi della divisione Europa Orientale.

Nel periodo gennaio-settembre 2012, le vendite di cemento e clinker del gruppo si sono attestate a 20,8 milioni di tonnellate, -3,0% rispetto allo scorso esercizio. Le flessioni più rilevanti si sono verificate in Italia, Europa Centrale, Polonia e Repubblica Ceca. In Ucraina le quantità vendute sono state simili all’anno precedente, mentre l’andamento delle consegne si è mantenuto brillante in Russia, Stati Uniti d’America e Messico. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato, pari a 10,3 milioni di metri cubi, hanno segnato una flessione più marcata, corrispondente al -9,1%, rispetto allo stesso periodo del 2011; i mercati caratterizzati da un andamento sfavorevole sono stati soprattutto Italia, Paesi Bassi ed Europa Orientale.

L’evoluzione dei prezzi del cemento nei primi nove mesi, espressi in valuta locale, si è confermata favorevole in Ucraina, Italia e Russia. Una differenza di segno positivo si è consolidata anche in Stati Uniti e Messico. Nel caso dell’Europa Centrale e della Repubblica Ceca non si sono manifestate variazioni di rilievo, mentre in Polonia il prezzo è leggermente diminuito.
I prezzi del calcestruzzo preconfezionato hanno evidenziato una favorevole intonazione in  Ucraina, Stati Uniti, Italia e Messico, rispetto ad una situazione di maggior debolezza in Polonia, Germania, Repubblica Ceca e nei Paesi Bassi.
I costi di produzione sono risultati abbastanza stabili. Gli incrementi nel costo dell’energia sono stati parzialmente controbilanciati dai minori costi dei combustibili rispetto ai picchi raggiunti nell’anno precedente e dai programmi di miglioramento continuo realizzati da tutte le funzioni aziendali. Nei mercati in cui lo sfruttamento della capacità produttiva è migliorato, i costi unitari di produzione hanno potuto beneficiare delle economie di scala, mentre l’opposto è avvenuto in situazioni come l’Italia, dove la capacità produttiva è rimasta decisamente sottoutilizzata, penalizzando la redditività.

Il fatturato consolidato è aumentato del 1,7%, passando da 2.109,4 a 2.146,3 milioni, ed il margine operativo lordo è stato di 368,7 milioni (+38,6 milioni ovvero +11,7%); al netto delle voci non ricorrenti, la crescita del margine operativo lordo sarebbe stata di 37,9 milioni (+11,7%). La redditività caratteristica ricorrente è passata così dal 15,3% al 16,8%. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto positivo di 49,9 milioni sul fatturato e di 8,9 milioni sul margine operativo lordo; a perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe diminuito del 0,9%, mentre il margine operativo lordo sarebbe aumentato del 9,1%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 169,8 milioni (176,6 milioni nei primi nove mesi del 2011), il risultato operativo è stato pari a 198,9 milioni (153,5 milioni nel 2011). Gli oneri finanziari netti sono aumentati da 68,2 a 85,3 milioni; in progresso il contributo delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (2,9 milioni rispetto a 1,5 milioni). Per effetto di quanto esposto, i primi nove mesi del 2012 si sono chiusi con un risultato prima delle imposte di 116,8 milioni contro 87,4 milioni del settembre 2011 (+33,5%). Il conto economico ha chiuso con un utile del periodo in crescita del 40,4% a 85,0 milioni di euro, di cui 57,7 milioni attribuibili agli azionisti della società (38,6 milioni nel 2011).

Il flusso di cassa del periodo ha raggiunto i 254,8 milioni (237,1 milioni il corrispondente valore nel 2011). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2012 ammonta a 1.094,9 milioni, in riduzione di 48,2 milioni rispetto al dicembre 2011. Nei nove mesi il gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche per complessivi 106,5  milioni, di cui 28,8 milioni per progetti speciali. Il patrimonio netto a fine settembre 2012, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.935,9 milioni, contro i 2.844,8 milioni del 31 dicembre 2011; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,37 (era 0,40 a fine 2011).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, inclusa la quota destinata all’esportazione, ha segnato un calo del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. I prezzi di vendita si sono rafforzati grazie all’aumento di listino avvenuto ad inizio d’anno e mantengono una variazione positiva pari al 16,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato si sono ridotti del 23,6%, con prezzi in crescita del 5,0% rispetto a settembre 2011. Sul fronte dei costi, i combustibili hanno segnato un andamento progressivamente favorevole (-10,8%), mentre l’energia elettrica non ha cessato di aumentare (+10,2%). Il fatturato complessivo delle attività italiane è passato da 429,5 a 363,8 milioni (-15,3%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 2,7 milioni dai precedenti 8,3 milioni (-67,8%). Tuttavia, il dato del 2011 comprendeva altri ricavi operativi pari a 13,5 milioni derivanti dalla vendita di quote emissione CO2. La redditività caratteristica ricorrente si è attestata a 0,7% rispetto al 1,9% del 2011.

Europa Centrale
In Germania, nei primi nove mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato quantità vendute in calo del 8,5% rispetto al corrispondente periodo del 2011, con prezzi in lieve miglioramento (+1,5%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione stabile (-0,9%) e prezzi in leggera contrazione (-1,6%). Il fatturato totale si è attestato a 460,2 milioni (486,6 milioni nel 2011) ed il margine operativo lordo è passato da 78,4 a 60,0 milioni di euro, con una diminuzione del 23,4%. Tra i costi della produzione, i combustibili hanno manifestato un andamento lievemente favorevole (-1,7%), mentre è aumentata l’energia elettrica (+5,3%). Durante il periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 1,8 milioni derivanti dalla vendita di quote emissione CO2 (3,9 milioni nel 2011).
In Lussemburgo i volumi di vendita realizzati dalle nostre attività nel paese, sono diminuiti del 9,0% con ricavi medi unitari in leggera contrazione (-0,6%). Il fatturato complessivo è risultato pari a 79,3 milioni, in calo del 8,1% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (86,3 milioni); il margine operativo lordo è passato da 26,4 a 10,7 milioni (-59,5%). Tuttavia, il dato del 2011 comprendeva altri ricavi operativi pari a 4,9 milioni derivanti dalla vendita di quote emissione CO2, rispetto a nulla nel corrente 2012, ed altri ricavi non ricorrenti pari a 7,1 milioni, costituiti da plusvalenza sulla cessione di un immobile non strumentale. Sul fronte dei costi di produzione, si sono manifestati incrementi nei costi dei combustibili ed energia elettrica, rispettivamente del +7,2% e del +1,6%.
Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato riferite ai primi nove mesi dell’anno si sono fermate a quota 0,61 milioni di metri cubi (-15,3% rispetto allo stesso periodo del 2011), con ricavi pari a 69,3 milioni ed un margine operativo lordo passato da 1,9 a -4,3 milioni, che purtroppo esprime una redditività caratteristica di segno negativo.

Europa Orientale
In Russia, la cementeria di Suchoi Log, dopo un ottimo primo semestre, ha mantenuto un brillante progresso dei volumi chiudendo con un incremento pari a +18,0% da inizio anno. In Ucraina, spenta la fase propulsiva legata ai Campionati Europei di calcio, dopo la buona crescita del primo semestre, nei mesi estivi si è assistito ad un raffreddamento della domanda e le vendite di cemento nei nove mesi si sono riportate in linea con l’anno precedente (-1,0%). Nella Repubblica Ceca i volumi di vendita, anche se in miglioramento nei mesi estivi, si sono confermati deboli ed hanno consuntivato una diminuzione di -12,5% sull’anno precedente; anche in Polonia si è realizzata una rapida inversione di tendenza, avvenuta in concomitanza con lo svolgimento dei Campionati Europei di calcio, con il conseguente completamento delle opere infrastrutturali collegate alla manifestazione sportiva. La cementeria di Nowiny, da tempo ai massimi livelli di utilizzo della capacità produttiva, ha realizzato una riduzione delle vendite del -14,3% alla fine del terzo trimestre. In Repubblica Ceca (invariato) ed in Polonia (-3,3%) la dinamica del ricavo medio unitario non ha mostrato differenze di rilievo rispetto all’andamento dei primi sei mesi. Parimenti in Ucraina (+19,9%) ed in Russia (+14,2%) si è consolidato il trend di ripresa dei prezzi in valuta locale emerso a tutto giugno. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato nell’area, principalmente a causa della difficile situazione in Polonia, hanno registrato una riduzione pari al 11,2%, con prezzi  abbastanza stabili dove la nostra presenza è più significativa (Repubblica Ceca /Slovacchia e Polonia).
Il fatturato nell’intera regione, trainato dalla favorevole combinazione di volumi e prezzi in Russia ed Ucraina, ha realizzato una crescita del 6,9%, passando da 456,1 a 487,5 milioni. Il margine operativo lordo è passato da 112,5 a 135,2 milioni, con un incremento di 20,2%. La rivalutazione del rublo russo e della hryvna ucraina ha più che compensato la perdita di valore dello zloty polacco e della corona ceca, comportando un impatto positivo nella traduzione dei risultati in euro di 4,6 milioni sul fatturato e di 1,1 milioni sul margine operativo lordo. Riguardo i costi di produzione nel periodo, da segnalare un incremento significativo dell’energia elettrica in Repubblica Ceca (+16%), Ucraina (+13,3%), Polonia (+5,2%); una certa tensione nei prezzi dei combustibili si è manifestata in Ucraina (+5,4%) e Repubblica Ceca (+2,7%).

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento dei primi nove mesi dell’anno, seppure in rallentamento nell’estate, sono risultate superiori del 10,0% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso sui livelli dell’esercizio precedente. Particolarmente positive sono risultate le vendite nel Sud-Ovest del paese, trainate dall’intensa attività del settore estrattivo (shale gas), oltre che di quello residenziale. L’andamento dei prezzi medi in valuta locale ha continuato ad essere favorevole nel settore del cemento (+3,3%), ed anche nel settore calcestruzzo preconfezionato (+5,7%). Il fatturato complessivo è passato da 416,0 a 510,3 milioni ed il margine operativo lordo da 40,7 a 88,1 milioni di euro. Il rafforzamento del dollaro ha inciso favorevolmente sui ricavi per 45,6 milioni e sul margine operativo lordo per 7,9 milioni. Al netto delle voci non ricorrenti, costituite da una plusvalenza di 7,8 milioni sulla cessione di immobili, il margine operativo ha mostrato un miglioramento di 40,7 milioni. Il progresso della redditività è stato causato non solo dal succitato andamento dei prezzi e dei volumi: hanno pesato la riduzione dell’energia elettrica che ha bilanciato gli incrementi dei combustibili e la minore incidenza dei costi fissi unitari conseguente al migliorato grado di utilizzo della capacità produttiva.

Messico (consolidamento al 50%)
La collegata Corporación Moctezuma ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un incremento delle vendite di cemento del 8,9%, in uno scenario di prezzi in valuta locale favorevole (+5,9%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno segnato un ancor più robusto incremento (+11,9%) e prezzi in progresso del 2,4%. I ricavi netti sono passati da 176,9 a 201,3 milioni di euro (+13,8%) ed il margine operativo lordo da 61,9 a 76,3 milioni (+23,3%). La svalutazione del peso messicano è stata modesta (-1,5%) e non ha praticamente inciso sulla traduzione dei risultati in euro. Il miglioramento della redditività caratteristica, oltre che dall’effetto volumi/prezzi, è stato favorito dalla sensibile diminuzione del costo dei combustibili (-14,7%).

Evoluzione prevedibile della gestione
In Italia, anche se i prezzi di vendita sono migliorati, a causa della forte contrazione dei volumi e del conseguente ridotto utilizzo della capacità produttiva, non sono previsti miglioramenti della redditività nell’ultimo trimestre dell’anno.
L’Europa Centrale chiuderà l’anno con fatturato in riduzione rispetto al 2011, esercizio in ogni caso caratterizzato da risultati particolarmente buoni, ed una redditività ricorrente in visibile peggioramento.
L’area Europa Orientale è caratterizzata da condizioni operative favorevoli nei paesi esterni alla EU (soprattutto in Russia), che continuano a più che compensare le attese di risultati in flessione sia in Polonia sia in Repubblica Ceca, e che dovrebbero assicurare il progresso reddituale fin qui ottenuto.
Negli Stati Uniti d’America, la domanda di cemento sta gradualmente risalendo dai minimi del triennio 2009-2011 ed ad essa si accompagna anche un rafforzamento dei prezzi di vendita. Riteniamo che il miglioramento dei margini operativi sia sostenibile anche nell’ultima parte dell’anno e grazie al peso che tale paese riveste per il gruppo, il beneficio  conseguente sarà il più importante in valore assoluto .
In Messico, ci attendiamo che la favorevole combinazione di volumi, prezzi e costi prosegua anche nel quarto trimestre e pertanto rimaniamo cautamente ottimisti riguardo la conferma della redditività caratteristica raggiunta nei primi nove mesi.
Nel complesso quindi, considerando il consuntivo del trimestre appena concluso, riteniamo che per l’intero esercizio 2012 il margine operativo lordo del gruppo sarà più elevato di quello ipotizzato ad inizio anno e probabilmente pari a circa 450 milioni. Tale stima presuppone condizioni meteo normali per la stagione nell’ultima parte dell’anno, rispetto ad un 2011 caratterizzato da temperature miti fino a metà dicembre.

Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato, ai sensi degli articoli 70 e 71 del Regolamento Consob n. 11971/99, di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei Documenti Informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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